Storia del pane

BREVE STORIA DEL PANE

Le origini

Le origini del pane, uno dei prodotti alimentari più consumati nel mondo, sono avvolte nel mistero.

La teoria più accreditata vuole che l’attività sia andata di pari passo con l’inizio dell’agricoltura, quando alcune comunità di uomini, divenuti stabili nei loro insediamenti, hanno iniziato la coltivazione dei cereali.

Era stata fatta l’ipotesi che anche i cacciatori-raccoglitori del Paleolitico abbiano utilizzato i cereali selvatici, poi domesticati per l’uso agricolo, per ricavare farine e produrre prodotti simili al pane. Non si erano però mai trovate prove a sostegno di questa ipotesi.

Il pane più antico di cui si abbia certezza risale circa al 12000 a.C. ed è stato ritrovato in Giordania: veniva preparato macinando fra due pietre una miscela di cereali e mescolandola con acqua.

L’impasto finale veniva cotto su una pietra rovente.

Taccuino Sanitatis Casanatense (XIV century) Bassorilievo che raffigura la cottura del pane nel Medioevo - Public Domain, https://commons.wikimedia.org

Intorno al 3000 a.C. gli Egizi perfezionarono la lievitazione, con cui un impasto lasciato all’aria veniva cotto il giorno dopo; ne risultava un pane più soffice e fragrante.

Per gli Egizi il pane non era solo una fonte di cibo ma anche di ricchezza.

Dall’Egitto l’arte della panificazione passò in Grecia. I greci divennero ottimi panificatori, ne producevano più di 70 qualità. Aggiunsero alle ricette di base ingredienti come: latte, olio, formaggio, erbe aromatiche e miele. Furono anche i primi a preparare il pane di notte. Un tempo nelle campagne ogni famiglia o gruppo di famiglie faceva il pane in casa.

Modello egizio con scena di panificazione. Dopo il 2090 a.C. Museo Egizio di Torino - Di Museo Egizio, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org

Nel 2018 sono state trovate briciole di pane carbonizzate nel sito natufiano “Shubayqa 1” in Giordania (nell’Harrat ash Shaam, il deserto nero) risalenti al 12.400 a.C., circa 4.000 anni prima dell’inizio dell’agricoltura nella regione. Le analisi hanno evidenziato che probabilmente provengono da un pane basso contenente orzo selvatico, grano, farro, avena e tuberi di Bolboschoenus glaucus (una ciperacea)

Dei primitivi forni di argilla (tandir), usati per cuocere dei pani bassi azzimi erano comuni in Anatolia durante le epoche selgiuchide e ottomana e sono stati trovati in siti archeologici distribuiti in tutto il Medio Oriente. La parola tandır deriva dall’accadico tinuru, che diventa tannur in ebraico e arabo, e tandır in turco. Delle centinaia di varietà di pane conosciute dalle fonti cuneiformi, il tinuru azzimo veniva prodotto facendo aderire il pane alle pareti laterali di un forno cilindrico riscaldato.

Panis Quadratus

Tutti conoscono la storia di Pompei, che da anni si arricchisce di nuove scoperte e inediti particolari rinvenuti tra le ceneri e le pomici.

Durante gli scavi è stata ritrovata anche una pagnotta carbonizzata, un pane che ha forse più di 2000 anni, una pagnotta carbonizzata dal nome “Panis Quadratus” ritrovata in un edificio di Pompei, nelle vicinanze di uno dei numerosi forni che esistevano nella città; ora esposta in una delle sale dell’Antiquarium a Boscoreale.

Fonti: Focus – Wikipedia

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